UNA GIUSTA PUNIZIONE

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    C'è una vecchia storia avvenuta tanti anni fa che comunque vorrei raccontare sperando che non sia inopportuna. All'epoca eravamo soliti riunirci a casa di uno di noi che frequentavamo la stessa classe per studiare assieme , inutile dire che difficilmente riuscivamo in tale intento , perchè finiva sempre a cazzeggio. Comunque una volta eravamo a casa di un nostro amico e compagno di classe , e lui aveva una sorella , la quale mi aveva in quel periodo preso affettuosamente di mira. Affettuosamente perchè era di quelle tipiche situazioni in cui ci si picchia e ci si insulta per una questione di simpatia , i classici sfottò o dispetti. Non di rado la mettevo a tacere con una una mano sulla bocca , cosa a cui nessuno faceva caso ormai dato che accadeva spesso. Lei era molto crudele e spietata . Ogni tanto mi faceva dispetti tremendi . Una volta mi lanciò un libro dal balcone e un altra volta , mi rovesciò dell'acqua in testa. Un giorno in particolare cercava di boicottare la mia idea , cercando di fare da grillo parlante e portare gli altri a diffidare della idea che avevo io circa un progetto della scuola. Era così insistente e petulante parlando sopra la mia voce che decisi di agire in maniera drastica. Notai che vi erano degli stracci da cucina non so come definirli , i classici fatti di canovaccio . Prima la imbavagliai annodandoglielo dietro la testa , poi le legai i polsi dietro la schiena. Lei non opponeva gran che resistenza, perchè era una cosa che faceva parte del gioco , nel senso che lei sapeva e io sapevo , ma fingevamo che le vicissitudini erano quelle che si verificavano. Ricordo che mi meravigliai molto che lei non si riuscisse a liberare , perchè credevo che non essendo una corda ne sarebbe uscita facilmente e invece no , il legaccio risultò più ostico del previsto. La cosa divertente fu che mentre lei andava in giro per la cucina chiedendo ad altre persone presenti di liberarla , veniva completamente ignorata , tutti facevano finta di nulla continuando a fare ciò che stavano facendo. Poi venne da me mi disse di slegarla , cosa che si capiva anche con il bavaglio dato che era solo estetico e , subito mi diede la schiena convinta che l'avrei liberata.Io la ignorai quindi cominciò a darmi dei calci alle gambe , non molto forti perchè aveva gli infradito (era piena estate penso intorno a giugno), e quindi avendo a disposizione un altro canovaccio la sdraiai per terra delicatamente sul fianco , e decidi di legarle i piedi , ma aveva dei pantaloncini corti e nel vedere che scalciava e mugolava non me la sentii , non volevo si facesse male quindi lasciai perdere , e la rimisi in piedi con l'intento di liberarla , ma lei non sapendo quali fossero le mi intenzioni afferrò un mio quaderno sempre con le mani legate e scappo via . Suppongo che il suo intento fosse quello di un ricatto , minacciando la vita dei miei appunti . Mentre lei scappavo e io la inseguivo attorno al tavolo , temevo che potesse inciampare e farsi male cadendo , e volevo realmente prenderla , per quello non per il quaderno e sembra incredibile ma non riuscivo a raggiungerla. Mentre io ero preoccupato che potesse farsi male , lei gridava e rideva contemporaneamente, mentre il mio amico e suo fratello finalmente stufo senza alzare gli occhi , tipo Bud Spencer in "Continuavano a chiamarlo Trinità" diceva "E basta". Alla fine prese la via del corridoio , ma in quel momento si sentii qualcuno mettere la chiave nella serratura della porta. ci fermammo entrambi , e subito dopo corremmo nella direzione opposta , ma stavolta io avanti e lei dietro di me. Era la madre e se ci avesse beccati in quella situazione sarebbero stati guai per entrambi. Scappammo in bagno , ma dovevamo comunque fare presto perchè se ci avesse beccati insieme in bagno non sarebbe stato molto differente dal trovarci nella situazione precedente. le abbassai subito il bavaglio che le finì a modi collana sul petto e le slegai velocemente i polsi. Mentre la mamma entrando parlava con gli altri lei si scioglieva il nodo della collana improvvisata che aveva al collo . Poi all'improvviso mi spinse fuori con una veemenza che sembrava Hulk e richiuse la porta, lasciandomi fuori. Era sudata quindi aveva bisogno di simulare che si stesse sciacquando il viso o roba del genere. Alla fine comunque la mia idea non fu approvata e mentre andavamo via lei a distanza mi guardava con un ghigno soddisfatto ...
     
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    Mi ispira notevolmente. Una ragazza di tipo dispettoso che fa i gavettoni alle malcapitate/i, viene catturata e punita ma, tutto sommato, la cosa non le dispiace, anche se in apparenza si lamenta.
     
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    Se sei a corto di soggetti....Ne ho a vagonate
     
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    Beh questo è un'ottimo soggetto, magari utilizzi tutte ragazze come comparse due le fai essere attrici principali
     
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3 replies since 15/5/2019, 18:15   2179 views
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